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QUESITO N.155: Se il diritto di abitazione che il venditore si sia riservato in sede di atto pubblico, nel quale abbia espressamente richiamato la sorella quale appartenente al suo nucleo familiare, si estingue con il decesso del venditore o della sorella
Quesito 155: Il diritto di abitazione si estingue a seguito della morte del suo titolare, anche nel caso in cui la sorella, componente del nucleo familiare, così come espressamente previsto nel titolo costitutivo, sia ancora in vita?

Il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento, che ricadendo su cosa altrui, rappresenta una limitazione al potere di godimento del proprietario della cosa.
L’art. 1022 c.c. espressamente riconosce al titolare del diritto di abitazione il diritto di abitare una casa limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.
Il diritto di abitazione, pertanto, attribuisce unicamente la facoltà d’uso di un immobile allo scopo di abitarvi insieme ai suoi familiari e con il limite del godimento derivante dai bisogni suoi e della sua famiglia.
Agli effetti di questo istituto, il concetto di famiglia si riferisce al nucleo familiare del titolare del diritto, quindi il coniuge, i figli legittimi, gli adottivi, i naturali riconosciuti, coloro che sono assegnati in affidamento familiare e anche, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, eventuali persone di servizio. Rientrano, quindi, senza problemi anche fratelli o sorelle germani conviventi con il titolare del diritto.
Nel caso in oggetto, nel titolo costitutivo del diritto di abitazione, si specifica che il nucleo familiare è composto dal titolare e dalla sorella germana del medesimo.
Chiarito il contenuto del diritto in questione, va ribadito che a differenza dell’usufrutto e del diritto di uso in generale, “il diritto di abitazione ha carattere talmente particolare e personale da non poter essere ceduto ad altri, nemmeno quanto all’esercizio, né avere attuazione diversa da quella dell’abitazione personale dell’immobile da parte del relativo titolare” (Cfr. Cass. n. 3974/84).
L’art. 1024 C.c. stabilisce, infatti, proprio i...

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