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QUESITO N. 345: Se per esercitare il diritto di prelazione agraria bisogna, oltre che essere coltivatore diretto, avere requisiti di età e se non li si ha si può far intervenire i figli anch’essi coltivatori diretti ma non intestatari del fondo.-
Quesito n. 345: Se per esercitare il diritto di prelazione agraria bisogna, oltre che essere coltivatore diretto, avere requisiti di età e se non li si ha si può far intervenire i figli anch’essi coltivatori diretti ma non intestatari del fondo.-
La legge n. 590 del 1965 ha sancito il diritto del coltivatore diretto affittuario di un fondo agricolo ad essere preferito ad altri in caso di alienazione del fondo stesso qualora il proprietario decida di venderlo (la norma, precisamente, si riferisce a ‘qualunque atto a titolo oneroso compiuto dal titolare del diritto di proprietà sul fondo’).-
All’atto della formulazione della legge n.590 del 1965 tale diritto era riconosciuto solo in capo al coltivatore diretto del fondo oggetto dell’atto di trasferimento. A seguito della modifica intervenuta ad opera dell’art. 7 della legge n. 817 del 1971 tale diritto è stato riconosciuto anche in capo al proprietario, coltivatore diretto, del fondo confinante con quello oggetto dell’atto di alienazione tranne che del fondo stesso sia affittuario un altro coltivatore diretto, caso in cui è data prevalenza per l’acquisto a quest’ultimo. Il decreto legislativo n.228 del 2001 ha specificato che nel caso in cui il diritto di prelazione spetti a più proprietari di terreni confinanti con quello oggetto del trasferimento, si debba rispettare un ordine di preferenza: per primo il diritto di prelazione spetta ai coltivatori diretti del fondo confinante che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, poi a quelli tra i coltivatori diretti che siano in numero maggiore e infine a quelli che siano più attrezzati nell’esercizio della loro attività di coltivatori diretti sul piano della professionalità.-
Bisogna aggiungere che riguardo alla qualificazione di coltivatore diretto ai fini dell’applicazione della disciplina della prelazione la stessa legge n.590 del 1965 tiene a specificare che sono coltivatori diretti coloro che “direttamente ed abitualmente si dedicano alla coltivazione dei fondi ed all'allevamento ed al governo del bestiame, sempreché la complessiva forza lavorativa del nucleo familiare non sia inferiore ad un terzo di quella occorrente per la normale necessità della coltivazione del fondo e per l'allevamento ed il governo del bestiame" benché la giurisprudenza abbia poi sempre tenuto a specificare che non sia sufficiente il governo della terra o del bestiame ma sia anche necessaria una concreta attività di coltivazione del fondo (in tal senso Cass. 24 maggio 2002, n. 7635).-
In ogni caso l’esistenza di tale qualifica di coltivatore diretto va accertata caso per caso dal giudice.-
Il D.lgs.n. 99 del 2004 ha allargato ulteriormente il novero dei soggetti cui spetta il diritto di prelazione agraria. In particolare il suddetto diritto spetta anche a società agricole di persone qualora almeno la metà dei soci sia in possesso della qualifica di coltivatore diretto così come risultante dall’iscrizione al registro delle imprese.-
Le condizioni per l’esercizio del diritto di prelazione sono:
1) Il coltivatore diretto esercita tale attività da almeno due anni;
2) Nel caso di prelazione spettante al coltivatore diretto del fondo confinante che questi sia proprietario del fondo stesso;
3) Che il proprietario che intenda esercitare il diritto di prelazione non ha provveduto nei due anni antecedenti a vendite di terreni.-
Al fine di consentire l’esercizio del diritto di prelazione il proprietario del fondo oggetto del trasferimento deve operare la cd. denuntiatio cioè comunicare al coltivatore diretto legittimato ad esercitare il diritto di prelazione l’intenzione di voler alienare il fondo nonché il nominativo del compratore e il prezzo fissato per la vendita. Il diritto di prelazione va esercitato nel termine di 30 giorni dalla denuntiatio (che peraltro secondo il recente orientamento della Cassazione deve avere forma scritta ad substantiam).-
Da quanto sopra esposto si evince che ai...
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