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Il mediatore occasionale non è imprenditore.
Il mediatore occasionale non è imprenditore
HYPERLINK "http://www.ilsole24ore.com/" \o "Il Sole 24 Ore" \t "_blank" Il Sole 24 Ore – 17 febbraio 2012
Chi fa il mediatore per meno di due mesi all’anno non è un imprenditore. Questo l’effetto di un decreto del ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato il 13 gennaio 2012, che stabilisce le nuove regole per la registrazione nelle Camere di commercio degli esercenti la mediazione in vari settori tra cui quello immobiliare, dei prodotti agricoli e alimentari, a seguito della soppressione del ruolo professionale. La novità assoluta di questo decreto è rappresentata dall’obbligo di registrazione anche per chi svolge l’attività di mediazione «in modo discontinuo o occasionale».
Chi fa il mediatore per meno di due mesi all’anno non è un imprenditore. Questo l’effetto di un decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 26 ottobre 2011, pubblicato il 13 gennaio 2012, che stabilisce le nuove regole per la registrazione nelle Camere di commercio degli esercenti la mediazione in vari settori tra cui quello immobiliare, dei prodotti agricoli e alimentari, a seguito della soppressione del ruolo professionale. La novità assoluta di questo decreto è rappresentata dall’obbligo di registrazione anche per chi svolge l’attività di mediazione «in modo discontinuo o occasionale». La legge 39/1989, che rimane in vigore, prevede che chi intende attuare un solo atto di mediazione debba avere i requisiti e quindi sia iscritto nel ruolo. Dall’emanazione dell’attuale Codice civile nel 1942 si discute, in dottrina e giurisprudenza, se anche chi svolge una attività economica (la mediazione è tale) in modo occasionale possa essere imprenditore. Su una conclusione, però, tutti concordano: la valutazione se l’attività sia imprenditoriale od occasionale deve essere fondata su indicatori e condizioni esteriori e oggettive e quindi...
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